BROTHERS IN ARMS: HELL’S HIGHWAY
SCHEIβE! EIN ZEBRA!
Non preoccupatevi, non sto sclerando, ne il vostro prezioso cervello è stato lesionato troppo dalle sessioni di gioco a Mass Effect da non poter capire quel che scrivo.
E’ una frase che viene pronunciata in un filmato d’intermezzo durante il gioco, figuratevi un americano che si mette in posa alla Hitler e urla, Scheiβe! Ein Zebra! (tradotto – merda! una zebra!). La capirete. La capirete giocando a questo videogame, snobbato dalla critica e in parte anche dai giocatori, che, appena visti i voti non proprio brillanti hanno esclamato, appunto: “Scheiβe! Ein Zebra! che diavolo combinano questi? ci rovinano una delle serie di FPS strategici migliori in circolazione?”
Non temete, non hanno rovinato niente, anzi, la fibra del gioco resta quella, sempre appassionate, di sempre.
SINGLE PLAYER
Quelli di Gearbox si sono dati da fare e hanno pensato bene di continuare con la storia dei Brothers In Arms, una compagnia di esploratori aviotrasportati dell’ Airborne, armati fino ai denti (e dentuti fino alle armi LoL) che, dopo aver subito il proprio battesimo del foco in Normandia per supportare le truppe alleate nel D-Day, sono stati spediti direttamente in Olanda.
“Che bello!!!!” -penserete- “Tulipani e zoccoli di legno!!!!”.
Invece no. Dietro ogni tulipano si nasconde un gruppo di Fallschirmjäger, i famosi parà tedeschi, armati fino ai denti e supportati da ingenti quantità dei carri più grossi e pericolosi in circolazione, i famosi “Panzer”, e dentro ogni zoccolo di legno…. FREGATI!!!!. che cazzo pensate che si nasconda dentro uno zoccolo di legno? muuhahahahahaha.
Matt Baker (cioè voi), un soldato (mezzo emo) che ogni due secondi si ferma a pensare agli amici caduti in battaglia e la sua agguerrita compagine dovranno stanare questi diavoli crucchi e portare le chiappe fino a Berlino, per poter finalmente ottenere il miglior bottino di guerra che c’è, LE TEDESCHE.
L’attenzione riposta per la trama è evidente fin da subito ed è veramente ben fatta e commovente, meglio come in un film. Vi troverete a sparare sui tedeschi con rabbia e ad infierire su quelli che scappano perché hanno ucciso un vostro compagno digitale, sul serio.
Or ora quegli sbandati dei vostri non sanno nemmeno come pulirsi il culo per cui sarà compito vostro guidarli al massacro.
Avrete a disposizione una squadra d’assalto, un bazooka, una mitragliatrice cal. 30 e i vari leccaculo di turno che girano per lo scenario urlando: “Dai Matt, questa è una guerra, muovi le chiappe!” e frasi simili.
I combattimenti saranno lenti e pianificati ma l’azione fa da padrona e sarete sempre a sparare. L’importante è coprire i vostri mentre si muovono ed aggirare il nemico.
La maggior parte dei combattimenti avverranno ad una distanza media, come in nelle guerre vere.
Ma non fatevi scoraggiare, perché le vostre armi non sono niente in confronto a quelle dei tedeschi, quindi dovrete affrontare una trentina di MG 42 in un colpo solo armati di un Garand, due addetti alla mitraglia che non sanno qual è il “dritto” dell’arma e del vostro coraggio.
Via subito i devoli di cuore perchè ogni combattimento sarà un tripudio di teste esplose e di arti tagliati e ad ogni headshot (sanguinolento) vedrete l'azione rallentare e zoomare sui particolari più raccapriccianti.
Ma, come dice Mike Bongiorno: Allegria!
COMPARTO TECNICO
Allegria! Infatti i comparto tecnico del gioco non è poi così male come ne parlano alcuni.
Infatti la grafica si difende lo stesso anche se non va a far paura a Gears Of War.
Figuratevi il livello si Medal Of Honor: Airborne e ci siete quasi, quindi niente male.
Il sonoro forse è la parte un più bastonata di tutte perché le grida dei soldati impegnati in battaglia sono buone e aiutano a sentirsi parte del combattimento ma i suoni delle armi non sono sempre non sono sempre ben calibrati (quando ricaricate il Garand il rumore arriva verso la fine dell’operazione), ad esempio il Thompson sembra una scacciacani e quando sparate col Karabiner il suono assomiglia a quello della controparte (finta) da softair.
Ma niente che si noti veramente se non siete dei maniaci della seconda guerra mondiale, come me.
La giocabilità è buona anche se non fluida come quella di Call Of Duty 4 perché tutte le serie di manovre tattiche presenti nel gioco necessitano di più comandi e più macchinosità (anche se il tutto resta fluido e sempre divertente).
L’unico appunto che si può muovere all’aspetto dei comandi è la difficoltà di togliersi da dietro un riparo semplicemente con la levetta analogica sinistra spinta verso indietro (se premete LB vicino ad una copertura la visuale passa in terza persona esattamente come in Rainbow Six Vegas 1 e 2), niente di non risolvibile con un po’ di pratica acquisita dopo due ore di gioco.
Magari avessero inserito i comandi vocali ma sarebbe stato difficilissimo e il lavoro lunghissimo per gli sviluppatori (e forse anche peggio per noi, figuratevi quante frasi del gergo militare avremmo dovuto memorizzare), considerate tutte le variabili del gioco e poi ditemi......
VERIDICITA’ STORICA
Consiglio questo gioco soprattutto a chi è un fan della II Guerra Mondiale perché l’attenzione è stata posta sul ricreare quelli che erano i veri combattimenti di allora e i veri ambienti dove si combatteva.
Pure le divise dei soldati sono state fatte a dovere, e non vi capiterà di notare due volte un soldato con la stessa faccia come in Call Of Duty (e in ogni caso non lo noterete perché sarete attirati dai combattimenti che si svolgeranno da lontano).
Vi posso comunque garantire che questo gioco merita anche solo per come è stato realizzato con attenzione per i particolari storici.
Le armi, i mezzi e i nemici presenti sono tutti veritieri, non come in Airborne dove si devono fronteggiare Forze D’Assalto Nazi armate di MG42 portatile, giubbotto antiproiettile e maschera antigas.
MULTIPLAYER
Il multy di Hell’s Highway è divertente ma bisogna aver pazienza perché non si rientra fino alla fine del turno come accade in Call Of Duty 4 in modalità Cerca e Distruggi.
Si possono personalizzare le divise e probabilmente sbloccarne altre ma al momento non so, perché non ho ancora giocato moltissimo, visto che ero preso dalla campagna.
L’unica modalità attualmente presente consiste nell’attaccare (o difendere) le posizioni nemiche per issare la propria bandiera su uno dei due pennoni presenti nella mappa, dopo aver calato quella dei nemici.
Si gioca in 20 e le squadre sono divise in Team A, B e C e un capitano.
La squadra A sono assalto leggero, la B supporto con mitragliatrici, anticarro e cecchino e la C sono 2 persone che stanno nel carro in caso si fosse gli attaccanti.
Infatti gli attaccanti hanno un carro (Sherman o Panzer IV) e se si difende la squadra del carro è sostituita da un’altra di mitraglieri.
E’ concesso qualche secondo alla squadra di chi difende per organizzarsi prima che arrivino gli attaccanti.
NOTE
Lo consiglio vivamente a chi piacciono gli FPS ambientati durante la II Guerra mondiale, gli altri gusteranno lo stesso il prodotto ma meno, ecco perché le recensioni non sono molto entusiastiche.
PRO
-Tutto lo stile di Brothers In Arms
-Storia avvincente e commovente
-Multiplayer valido
CONTRO
-Qualche leggera imperfezione sul versante audio.
-I vostri compagni non sono sempre svegli a rispondere al fuoco e a coprirvi se non glielo ordinate.
VOTO: 8.2
MOTIVAZIONE:
Brothers In Arms è un titolo solido ed appagante se giocato con entusiasmo ma può venire a noia a chi non è appassionato. Il multiplayer, sebbene curato, non convince come quello di altri mostri sacri del genere per mancanza di modalità. Il tutto è infarcito di tattica e quindi è dedicato a chi non si fa intimidire dagli scontri a fuoco parecchio prolungati.