Stanno facendo il giro del web le immagini postate su un forum dal gamer disabile il cui nickname è KitsuneNoYume che lo ritraggono con il suo nuovo gamepad per PS3 e Xbox 360, da lui elaborato per poter giocare utilizzando parti del corpo inusuali, bocca compresa. Il controller modificato permette al giovane utente di superare alcuni ostacoli fisici e giocare comunque a qualsiasi gioco.
Il dispositivo funziona bene e permette al suo ideatore di compiere 20 delle 25 azioni mediamente disponibili con un normale gamepad. I comandi di gioco sono distribuiti in modo da essere facilmente controllati con piedi, mani e bocca. Il tutto è collegato via cavo ad un normale joypad per PS3. Per costruire il sistema è stato necessario un periodo di circa due mesi. Stando a quanto dichiarato dall'utente, il controller funziona alla perfezione anche con Xbox 360.
"Il motivo principale per cui ho deciso di mettere le foto sul sito relativo alla PlayStation è quello di dimostrare alla gente che anche la persona con più limitazioni fisiche può divertirsi con i videogame, proprio come chiunque altro" dichiara l'utente in un post sul forum dedicato alla PS3. "Non è stato difficile costruire il controller, eccetto per la parte relativa alla conversione del segnale analogico in quello digitale. Per realizzarlo ci sono voluti due mesi e ora funziona a tutti gli effetti. Attualmente sto mettendo da parte un po' di denaro per comprare altri tre interruttori attivabili con la torsione di un muscolo. Ottenuti quelli dovrò solo preoccuparmi del tasto select, spesso poco utilizzato. Mi piacerebbe davvero che quelli di Sony vedessero il mio controller, perché quando molti anni fa chiesi loro aiuto, non hanno avuto alcuna idea o alcun suggerimento da darmi".
"Per favore visitate il link pubblicato con la firma dei miei post: ci sono anche controller che richiedono l'utilizzo di una sola mano per ogni console. Là fuori ci sono ottimi ingegneri e, per fortuna, alcuni sono attratti da cose del genere", continua KitsuneNoYume. "Spero che questi dispositivi diventino molto più conosciuti. Ci tengo a sottolineare che non scrivo questo per profitto, così come non lavoro per nessuna di queste aziende: sono solo qui per mostrare agli altri cosa il mercato può offrire loro".
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