Microsoft ha mostrato in anteprima Gears of War 2, il secondo titolo delle avventure di Marcus Fenix e della Squadra Delta. Sempre realizzato per mezzo dell'Unreal Engine 3, questo seguito prende posto narrativamente sei mesi dopo le avventure del prequel. Cliff Bleszinski, game designer del gioco, ha promesso che la storia sarebbe più profonda e più oscura di quella del primo GoW. Cliff ha certificato che Gears of War avrà una maggiore longevità con più personaggi secondari, più mostri, più veicoli. Nella preview, l'azione si svolgeva in un ambiente urbano, in vie trasformate in veri covi, come pure in un ospedale infestato di Locuste. Marcus e DOM formano un binomio al quale un terzo personaggio denominato Carmine viene a prestare man forte. Le armi sono sotanzialmente quelle del primo titolo (il mitragliatore, le granate, il magnum).
Come innovazione significativa, c'è la possibilità di raccogliere un nemico ferito e farlo andare dinanzi a sé a mò di schermo. Ci sono anche nuovi tipi di Locuste, tra cui una con una sorta di armatura e delle corna, che imbraccia tra l'altro di uno scudo con la mano sinistra mentre a destra tiene la sua arma. La varietà dei nemici prosegue nel disvelarsi con un altro soldato-Locusta che controlla una storta di ragno alieno di media grandezza. Infine tornano in scena i Burmak, giganti armai di cannoni o lanciarazzi potentissimi.
Dal punto di vista grafico, l'aspetto visivo non sembra essersi evoluto oltre misura in due anni. anche se l'aspetto è più colorato negli ambienti. Le locations sono immerse in un inferno urbano pieno di barricate e muretti che sono altrettanti ripari potenziali per sfuggire ai colpi di vento ostili. Il secondo livello mostrato è molto più rurale di ciò che solitamente è la location di Gears. In un caous devastante, il livello sia apre con una sequenza a bordo di veicoli tanto imponenti quanto impressionanti. E questo sembra essere davvero un macello. Esplosioni a destra, a sinistra, sotto, sopra. A tal punto che vivere questa sequenza come spettatore è piacevole quasi come giocarla. D'altra parte, Cliff Bleszinski ha acconsentito a rivelare brevemente un livello ancora nuovo ma che possiede una particolarità di dimensione. In una grotta, Marcus fa la conoscenza di un verme gigantesco roccioso all'armatura impenetrabile, molto più avido di frutta che di soldati. Questa creatura presenta l'interesse di essere un vero riparo ambulante. Quando un frutto cade dinanzi a lui (si può sparare sugli alberi e così fare cadere della frutta), il verme si muove e costituisce un muro che nessun nemico ostile può bucare. È così possibile progredire metro per metro nel livello senza rischiare una morte prematura. Cinquanta livelli sono annunciati e che i dieci ultimi dovrebbero essere dotati di una difficoltà sinceramente inumana. In conclusione, se questo nuovo Gears lontano War dà, in un primo momento, l'impressione di essere una versione 1.5 dell'opera di Epic, le numerose innovazioni e miglioramenti provano che Epic ha migliorato alcuni aspetti del gioco, a cominciare da una modalità multiplayer che si preannuncia davvero interessante. Ma per vedere GoW 2 sancito di una nota e di critiche definitive, occorrerà attendere l'inizio del mese di novembre, il gioco facendo uscire precisamente il 7.
Il bilancio che si può trarre da questo prima esposizione del titolo è comunque buono, poiché riprende più o meno tutti gli ingredienti del prequel, ma aggiungendogli alcune piccole innovazioni che potrebbero sembrare poco importanti ma che rafforzano ancora maggiormente la giocabilità.
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