I risultati di un sondaggio Usa: stare alla console stimola il coinvolgimento civico e politico dei giovanissimi
MILANO – È un sondaggio realizzato dall'istituto di ricerca Pew Internet & American Life Project a rivelare che praticamente tutti gli adolescenti americani videogiocano su computer, console o telefonino, mettendo in particolare in risalto che questa abitudine non solo fornisce numerose occasioni di interazione sociale, ma favorisce anche il coinvolgimento civico e politico dei giovanissimi.
ESPERIENZA CHE ARRICCHISCE – La ricerca è stata condotta a livello nazionale su un campione di oltre 1.000 ragazzi di età compresa tra i 12 e i 17 anni, coinvolgendo anche i genitori. Ciò che emerge dall'indagine è che, contrariamente a quanto si sostiene di solito, l'esperienza di gioco è spesso ricca e varia, per nulla alienante e, anzi, formativa e decisamente utile per i giovani videogiocatori, che amano condividere il gioco con i coetanei (sia online che offline).
GENITORI INCONSAPEVOLI? - Cosa, questa, che tuttavia pare sfuggire a mamma e papà: il 60 per cento degli adulti intervistati ha infatti dichiarato di ritenere che l'attività videoludica non influisca in alcun modo sulla formazione dei figli né sulla loro vita sociale. Inoltre, nonostante la maggior parte dei genitori ritenga di sapere perfettamente quali sono le preferenze dei figli relativamente a questa forma di intrattenimento, solo un esiguo 31 per cento partecipa più o meno regolarmente all'attività dei ragazzi condividendone effettivamente l'esperienza. Come a dire che solo in pochi sanno effettivamente di cosa si parla…
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