Roma - La messa al bando di Fallout 3 in Australia sta sollevando un polverone nel paese come non se ne vedevano da tempo: dopo aver deciso di impedire la vendita del videogioco anche agli adulti, la Commissione che si occupa del rating, e che ha scelto la via della censura, sta cercando di spiegarsi.
falloutIn particolare, dicono i suoi funzionari, è vero che ci sono anche altri giochi in cui viene raccontato l'uso di sostanze stupefacenti ma, sottolineano, non è concesso produrre videogiochi nei quali si ottengono compensi e remunerazioni se si assumono droghe. È tutto virtuale, certo, fintissimo, ma fin troppo realistico secondo la Commissione e dunque da censurare, persino per un uso adulto.
"A proposito del gioco Fallout 3 - ripete ora la Commissione - il consiglio ritiene che l'uso della morfina nel gioco abbia l'effetto positivo di consentire al personaggio di ignorare il dolore. Questa possibilità che permette di procedere nel gioco più facilmente rappresenta un incentivo ad assumere la droga e la compensazione sono le maggiori capacità del protagonista".