Come noto da tempo nel settore della sicurezza IT, dalla Cina con furore non arrivano solo gli emuli eroicomici di Bruce Lee ma anche e soprattutto un'orda senza fine di malware, trojan, backdoor e worm pronti a darsi battaglia per la conquista di bot e per l'infezione di un numero senza fine di macchine connesse in rete. Ultimo parto di questa sterminata genìa è Win32/Taterf, protagonista negli ultimi tempi di un'attività infettiva inusitata.
Il worm, costruito secondo il Microsoft Malware Protection Center sulla base del malware Win32/Frethog, è riuscito negli scorsi mesi a conquistare l'80% della Wildlist di aprile e maggio, rappresentando dunque una delle minacce informatiche più diffuse.
Merito certamente della sua capacità di propagazione, basata sull'utilizzo di un file "autorun.inf" appositamente modificato, depositato sui supporti rimovibili come le onnipresenti chiavette USB. Un "trucco" sfruttato dal malware già in passato, ma che è attualmente alla ribalta ed è considerato da molti analisti come la moderna riedizione delle infezioni da boot virus.